Una canzone scritta nel 1987, di ritorno da una gita scolastica a Parigi.
Solo l’uomo sta
Osservando le sue croci
Abbracciando la città.
Si alzano le mani si sentono i rumori
Che invocano il domani entità basse di umori.
Ti ricordi ne è passato di tempo
Tra i ricordi trasportati dal vento.
E le luci lontane sembravano lontane
Ma erano vicine bastava guardarsi
Di dentro e le potevi afferrare
Fanno parte di me ma in questa
Città infinita non c’è più posto
Sacre Coeur come miraggio di vita
Perdersi nella città infinita
Sospeso nell’aria profumo di caffé e di crepes
Dove sei spirito del secolo
Venduto in un quadro bugie per turisti
Gli artisti i musicisti i mimi.