La geografia degli umori,
Hegel categorico, i piedi ben piantati
Nel suo tempo ed in questo limite
Del catalogo (l’universale che tira
Per i capelli il particolare)
Fiorisce l’intuizione dalla lunga gittata.
L’emergere della coscienza nel recinto
Dell’appartenenza impone l’appannamento
Dell’emergenza biologica.
Dacci oggi la nostra ansia quotidiana
Per ritrovare l’indecifrabile
Odore del selvatico.
Le preveggenti viscere
Che si cercavano nel ventre
Degli uccelli, noi le portiamo dentro,
Nel dolore sordo dell’impossibilità
Del dialogo, nell’incapacità d’interpretare
Il vaticinio della pancia.
Non l’assoluto dimora
Nell’idea di dio, ma le condizioni
Imposte dallo spirito del mondo
Con buona pace dell’incartato Sauro.