Gli anni che precedettero la stesura di Romeo e Giulietta furono segnati da eventi drammatici: la morte violenta, avvenuta nel maggio del 1593, del suo coetaneo e sodale Christopher Marlowe, suo punto di riferimento drammaturgico, e l’epidemia di peste che costrinse le autorità a chiudere i teatri nel biennio 1593-94. Shakespeare fece di necessità virtù e approfittò dell’ozio forzato come drammaturgo per dedicarsi alla poesia, componendo due poemi, il primo dei quali, Venere e Adone, fu il suo primo grande successo. La scomparsa di Marlowe, probabilmente, responsabilizzò il genio di Stratford, che si trovò a dover reggere da solo il peso di una rivoluzione teatrale da portare a compimento. Il primo colpo di genio con cui fece fronte a questa gravosa responsabilità fu l’introduzione di una figura che affondava le radici nel teatro classico, nelle feste popolari profane e negli spettacoli di corte: il fool, portatore di saggezza e di…
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