Tanto alla morte inclina
d’amor la disciplina.
Amore e morte, G. Leopardi
La tessitrice inconsapevole,
Sfinge consolatoria potenziale,
d’Atropo la maschera ha indossato,
ignara di come le sue trame
potessero trascendere il telaio
dei femminili intenti per intarsiarsi
nel disegno atroce del Gran Sadico
che spinge la rotta dello stratega
maldestro verso la deriva
del fallimento inesorabile.
Per il Gran Sadico, la larva
del suo ego si è incubata
nelle bolle di sapone
gonfiate dalle parole
a vanvera degli adulatori.
Per il Gran Sadico, la claudicante
psiche si è cullata sull’altalena
degli opposti umori, spinta
dalla gratuità dei complimenti
sul muro di gomma
dello stato delle cose.