Sciogli questo nodo, Sfinge
consolatoria, sciogli questo nodo
e lascia che il diamante dei tuoi occhi
converga col più penetrante raggio
di sole e sbrogli questo groviglio
di umori che m’ingolfa tra la gola
e il diaframma; lascia che l’invisibile
fuoco recida le funi dell’ego burattinaio
che mi costringe alla maschera del ridicolo.
Che la mia lingua si secchi al solo
pronunciare la parola io, che mi
confonda, che finalmente sperimenti
il calore dell’appartenenza.