Due ragazzini gravitanti attorno a una Parigi che si apprestava a rinverdire i fasti del 1789. Il primo, figlio di un diplomatico francese a Montevideo, giunse in Francia appena tredicenne, per completare i suoi studi, conclusi i quali, dopo un biennio sabbatico nella terra natale, si stabilì a Parigi per dedicarsi alla letteratura. Il fato gli concesse appena due anni e in questo breve lasso di tempo Isidore Ducasse, meglio noto come Conte di Lautreamont, scrisse un libro, I canti di Maldoror, pubblicato da Albert Lacroix (non uno qualsiasi, ma l’editore di Hugo e del primo Zola) nel 1869, ma mai commercializzato per volontà dello stesso editore, per timore della censura. Lautreamont tentò di ammorbidire il suo stile e le sue tematiche, anche perché necessitava di un qualche riscontro commerciale, per giustificare i sovvenzionamenti che il padre gli spediva dall’Uruguay. Si dedicò a scrivere delle poesie meno cupe e disperate…