La dicotomia destra-sinistra in politica esiste dagli Stati Generali convocati da Luigi XVI nel 1789, due mesi prima della presa della Bastiglia. Da allora, con questi due termini, si è sempre indicata una fondamentale differenza di prospettiva: la destra è sempre stata considerata conservatrice dell’ordine costituito, la sinistra rivoluzionaria e progressista, con la missione escatologica di emancipazione delle masse popolari dalla subalternità.
Con l’avvento delle democrazie liberali prima e del suffragio universale poi, la linea di confine tra questi due diversi orizzonti si è andata via via confondendo, in quanto molte istanze tradizionalmente di sinistra sono diventate patrimonio comune della democrazia, a prescindere dall’indirizzo temporale di ogni singolo governo. Non a caso, il termine Popolare, un tempo ascrivibile esclusivamente alla sinistra, oggi denomina esperienze politiche di centrodestra come il Partito Popolare europeo, confederazione di tutti i partiti conservatori dell’Unione Europea.
Questo non significa che ormai siamo immersi in una forma…
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