Il sentimento del sacro trae origine dal senso di inadeguatezza dell’essere umano al cospetto della natura, dal suo essere in perenne divenire, eternamente compientesi ed eternamente incompiuto.
Il potere ha intuito ben presto come il vulnus generante il sentimento del sacro potesse essere utilizzato come leva per la sua autoconservazione. Si trattava di creare un sistema nel quale tale vulnus potesse trovare giustificazione e consolazione, per poi essere incanalato entro argini più o meno rigidi (i dogmi) e alimentare con la sua vivifica linfa l’organo pulsante del potere, fornendogli al contempo una giustificazione insindacabile, in quanto soprannaturale. A tal proposito è stata ideata la religione.