Se essere poeti significa interpretare e testimoniare lo spirito del tempo, Allen Ginsberg lo è stato come pochi altri, nel panorama mondiale del secondo novecento letterario. Interpretazione e testimonianza, sia ben chiaro, da un’ottica di parte, di una partigianeria dell’antimilitarismo, dell’anticolonialismo, dei diritti civili, della lotta alle diseguaglianze e alla tirannia del mercato. Ginsberg ha strappato la maschera dell’ottimismo del Sogno americano che perseguita i folli visionari, i tossicomani, gli omosessuali e santifica il Moloch, l’anticristo, i mascelluti e cannibalici pazzoidi della provvidenza. Dalla San Francisco Renaissance al Movimento di Seattle, passando per il Flower Power e il No-nukes, Ginsberg ha dato continuità e sostanza alla Controcultura americana. Poeta d’avanguardia, ma con i piedi ben piantati nella tradizione angloamericana: la visionarietà di William Blake, l’organicità di Walt Whitman, il sincretismo di Ezra Pound, la frammentazione di W.C. Williams e il flusso vitale di Dylan Thomas. Profetismo mistico (Blake) e civico (Whitman) si ergono come serpenti incantati dalla fluidità musicale (Dylan Thomas, ma senza metafisica!) di un fachiro free jazz; nella danza caotica e archetipale, accompagnata dal ritmo del respiro (Williams), si distingue un gusto cronachista e cataloghista di matrice poundiana.
Santo e Satiro, perennemente alla ricerca di un’armonia spirituale e cosmica capace di comprendere luce e oscurità, spirito e carne. L’ha cercata nei paradisi artificiali, nel nomadismo perpetuo, nella sregolatezza dei sensi rimbaudiana, nell’allucinata ritualità magica precolombiana, sulle tracce di Artaud. L’ha cercata nella liturgia mantrica e nella disciplina tantrica, in un sincretismo religioso universale, in cui in un tabernacolo giudaico-cristiano trovavano posto l’itifallico Chango, il Re di Maggio, un giardino zen fitto di Lingam, la serafica pinguedine di Buddha. L’ha cercata nell’oralità poetica condivisa, fin dal giorno della rivelazione alla Galleria six di San Francisco nell’ottobre del 1955, con quell’Urlo che si riallacciava a un topos del contemporaneo, ma senza più avere il tono cassandrico di Munch e Artaud per un’Apocalisse imminente: l’Apocalisse era già avvenuta e Ginsberg non poteva che constatarlo.
poesie di Allen Ginsberg
altro su poesia
Ginsberg era un pedofilo e sostenitore della organizzazione NAMBLA (associazione nordamericana per amore fra uomini e bambini):
http://it.wikipedia.org/wiki/NAMBLA
All’inizio degli anni ottanta, l’associazione riportava più di 300 affiliati[senza fonte], e contava dell’appoggio di alcune personalità, come lo scrittore Allen Ginsberg.[9]
Chi te le ha date queste informazioni? La Cia?
no, è informazione pubblica, ginsberg era un grande sostenitore, difensore e membro di NAMBLA. lui stesso ha scritto tanto in difesa della pedofilia e anche su le sue “esperienze” con bambini.
questa è una nota dal biografo di ginsberg:
“Sebbene sia Shumacher e Barry Miles (biografo iniziale di Ginsberg) francamente discutono la politica sessuale di Ginsberg, né si riferisce al suo coinvolgimento con la controversa Man-Boy Amore Associazione Nordamericana [NAMBLA]…Ho riletto Collected Poems e due raccolte successive di Ginsberg, sorpresi dal modello di riferimenti a rapporti anali e di pederastia hanno apparso.”
Raymond-Jean Frontain, “The Works of Allen Ginsberg,” Journal of Homosexuality 34 (1997): 109.
oppure, en wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Allen_Ginsberg#Association_with_NAMBLA
grazie per la Sua attenzione
Ricapitolando: lei mi cita la pagina wiki inglese che parla della polemica suscitata da una dichiarazione sul Nambla, senza dire in quale contesto, e le dichiarazioni, riportate in modo alquanto confuso, del suo biografo (autorizzato?); io le chiedo: le risulta che Ginsberg abbia subito processi o sia stato semplicemente sospettato di pedofilia? A me non risulta e ad ogni buon conto, questo è un post sulla letteratura di Ginsberg, non sulla sua dirittura morale.
sì, sicuramente, ginsberg era un pedofilo. “bambino, dammi il tuo culo” – ginsberg (http://www.youtube.com/watch?v=2l5Mc28GbEE , lui ha letto come poesie a NAMBLA). “lui era un pedofilo, ed era eccezionalmente aggressiva della sua costante ricerca di ragazzi minorenni.” andrea dworkin (http://www.nytimes.com/2002/03/10/books/antiporn-star.html?pagewanted=all&src=pm) “ho un desiderio sessuale per bambini” – ginsberg (http://jig.joelpomerantz.com/otherwriters/ginsberg.html) “Ragazzi e ragazze in età prepuberale non devono essere protetti da grandi pelosi te e me, faranno abituare il nostro amore in due giorni a condizione che le adulti di controllo smetterà di fare quei rumori isteriche che fanno tutto il suono sensuale come lo stupro.” – ginsberg (http://pastduezine.blogspot.com/2009/08/andrea-dworkin-allen-ginsberg-person.html)
anche si può consultare questi collegamenti:
http://www.theawl.com/2010/08/burroughs-and-ginsberg-literary-heroes-and-totally-gross-sex-predators
steve silberman qui: http://www.theawl.com/2010/08/burroughs-and-ginsberg-literary-heroes-and-totally-gross-sex-predators
tom dark / carolyn cassady qui: http://bonerkilling.blogspot.com/2010/11/toss-your-copy-of-howl-ginsberg.html
sua pagina su NAMBLA: http://nambla.org/ginsberg.html (NAMBLA è una organizzazione molto chuiso, e è molto difficile diventare un membro.)
allora, forse abbiamo due diversi punti di vista, perché io sono un traduttore, devo intendere non solo il testo che sto traducendo, ma anche il tutto sfondo. così faccio il tradurre molto migliore che altri. semplicemente, se non ci piacesse i pedofili, anche non ci piaceremmo (con una comprensione profonda) le opere di loro.
grazie per il Suo tempo